Le pentole, e in generale i contenitori per alimenti e bevande, possono rilasciare sostanze pericolose per il corpo umano. Metalli pesanti come piombo, rame, stagno, zinco, nichel, cromo o ferro, e leghe come la ghisa, hanno un’azione tossica su fegato, reni e ghiandole. Metalli leggeri, come l’alluminio, hanno invece un’azione neurotossica e possono indurre malattie neurodegenerative. In seguito a usura, inoltre, le pentole sottoposte a trattamenti antiaderenti rilasciano anche particelle dalle pellicole utilizzate per il rivestimento. L’ossidazione anodica invece agisce come una sigillatura e impedisce ogni cessione da parte del metallo, ed è per questa ragione che si chiama anche metalceramica. Inoltre il trattamento GHA è inasportabile, dunque non rilascia alcun tipo di molecola neppure dopo un lungo utilizzo.