Arriva il glutine “detossificato” per celiaci e intolleranti: “Proprietà superiori a prodotti gluten-free”
A brevettarlo i ricercatori italiani dell’Enea: “La nostra invenzione permetterà di realizzare alimenti di nuova generazione definibili come gluten-safe”
Un glutine che possa essere assunto dai celiaci (o intolleranti) con proprietà addirittura superiori a quelle dei prodotti gluten-free tale glutine ha proprietà organolettiche e nutrizionali di norma superiori a quelle dei comuni prodotti gluten-free che si trovano sul mercato. Per produrre la proteina detossificata vengono utilizzate cellule vegetali o batteriche che, una volta “istruite” con i metodi della biologia molecolare, possono diventare delle “biofabbriche” vere e proprie, producendo glutine detossificato in quantità.
Pur restando strutturalmente molto simile a quella ‘naturale’, per poterne mantenere le caratteristiche della maglia glutinica durante la panificazione o la produzione di altri prodotti da forno, questa nuova proteina non viene riconosciuta da parte degli anticorpi presenti nel siero dei pazienti celiaci”. Questo significa che tutto ciò permetterà di realizzare alimenti di nuova generazione definibili come gluten safe (con glutine sicuro, ndr) che andrebbero a interessare tutti i soggetti affetti da celiachia, una malattia immuno-mediata che colpisce in Europa circa l’1% della popolazione”.
Se non curata, la celiachia contribuisce ad aumentare la probabilità di contrarre altre patologie; l’unico trattamento attualmente disponibile per prevenire complicanze consiste nell’eliminare completamente il glutine dalla dieta. Ad oggi la maggior parte degli alimenti per celiaci vengono formulati utilizzando la farina di cereali che non contengono le proteine del glutine, a cui è però necessario aggiungere additivi per migliorare la consistenza e l’appetibilità del prodotto. Altre metodologie prevedono la rimozione/scomposizione del glutine con metodi chimico-fisici, con risultati che però non garantiscono di ottenere un prodotto del tutto “innocuo”